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lunedì 21 dicembre 2020

da me a quell'ombra



FISSITÀ di Vittorio Sereni


Da me a quell'ombra in bilico tra fiume e mare

solo una striscia di esistenza

in controluce dalla foce.

Quell'uomo.

Rammenda reti, ritinteggia uno scafo.

Cose che io non so fare. Nominarle appena.

Da me a lui nient'altro: una fissità.

Ogni eccedenza andata altrove. O spenta.

domenica 4 agosto 2013

verso


I VERSI di Vittorio Sereni

Se ne scrivono ancora.
Si pensa ad essi mentendo
ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri
l’ultima sera dell’anno.
Se ne scrivono solo in negativo
dentro un nero di anni
come pagando un fastidioso debito
che era vecchio di anni.
No, non era più felice l’esercizio.
Ridono alcuni: tu scrivevi per l’arte.
Nemmeno io volevo questo che volevo ben altro.
Si fanno versi per scrollare un peso
e passare al seguente. Ma c’è sempre
qualche peso di troppo, non c’è mai
alcun verso che basti
se domani tu stesso te ne scordi.

da “Gli strumenti umani” 1965

giovedì 25 luglio 2013

non so se

Giorgione, Gruppo di donne
Vittorio Sereni da Frammenti di una sconfitta

Tra il brusio di una folla
nel latrato del mare
tra gli ordini e i richiami
mancavo, morivo
sotto il peso delle armi.
Ed ecco stranamente simultanee
le ragazze di un tempo
tutte le mie ragazze tra loro per mano
in semicerchio incontro a me venire
non so se soccorrevoli od ostili.