venerdì 29 agosto 2014

slow

DA SUD A NORD di G. Ferraboschi 2014
(in tre no, ore 13,35)

L'amor(te)
è un Sole troppo forte:
il luogo del Sapere
delle cose troppo vere;

il luogo del Sapore
che nutre a tutte l'ore.

Ora voglio digiunare
per tornare a pensare,

ora voglio un poco d'Ombra
e tutto ciò che Sembra:
me ne torno a casa mia,
nel paese dell'Analogia.


DA NORD A SUD di G. Ferraboschi 2014
(andando al mattino)

C'è molto silenzio, qui a Nord.
Pallidi i lampioni (iersera)
nel vasto Prato illuminista.
La Grande Macchina funziona
nelle strade semideserte.

C'è bisogno di un Cuore nuovo.
Artificiale? Non so. Comunque
all'altezza delle veloci tecnologie:
Un Cuore slow, meridionale
per salire (non solo scendere)
le Scale.

sabato 23 agosto 2014

scogliera

ALLE DURE RADICI

Sbattendo polpi sugli scogli 
di fianco come vita scialba 
sfugge spuma fra le onde

alle dure sponde insicure
ritornano le nuove madri
hanno molli i tatuati ventri

queste dimentiche figlie urlanti
a piccole birbe dei monelli figli 
già velati fra le ali degli anziani 

e come i gabbiani dalle mie mani 
bramano molli le panze sbattute 
fra l’essenze cadute – in fessure 

di scogliera schivi granchi osano
la chiara linfa che spargo duro 
come in questa molle donna

che d’agro porto già guadato
di notte vuoto e tagli appresta
in vene piene di bianchi abbagli

le giornate mie cucino e salo
nei vapori gli sfumati sogni 
e di ieri le pescate speranze

nessun ventre oggi accoglie.

G. Nigretti da Derive amare 2004/05

venerdì 8 agosto 2014

filigrana


IL CROCEVIA di Maria Luisa Spaziani

Quell'unghia che raspava contro i vetri

- cane o persona amata, mio padre o il giardiniere -
più non chiama nè indugia nè si ostina.
Ma esiste, più irrequieta d'ogni mare.

E' un rumore schiacciato, una pastiglia di silenzio

che porta ancora un nome, un barlume di vita.
Càpita a volte di trovare in un libro
un fiore memorabile, filigrana e fantasma.

Tutto ciò che ora è denso, un crocevia di linfe,

dovrà passare per quella cruna d'ago.
Ride e piange il presente, e si prepara al rito.
Le maschere bifronti lo guardano passare.

domenica 3 agosto 2014

veleno

NON SA, LA BARCA, RISALIRE IL FIUME di M. L. Spaziani

Non sa, la barca, risalire il fiume.
Nessun vento contrasta la rapida.
Felicità, gonfiavi le mie vele.
Ora smorte ricadono in lamenti.

Ma sarebbero ancora le parole
l'essenziale energia. Quel silenzio
che sempre è il limo fertile del verso,
ora è puro veleno.